• 17 Maggio 2025

ARVAR - SIRA

Razze e varietà autoctone romagnole e nazionali

Pollo Modenese

Mag 16, 2025

E’ una razza tradizionale originaria del Modenese, affermatasi intorno agli anni ‘40 e ottenuta in seguito forse ad incroci tra Livornese Bianca, Livornese Dorata e Padovana comune (Megiarola).
E’ presente però in vari dipinti di un pittore reggiano dell’Ottocento, Gaetano Chierici, che l’ha ritratta con il suo piumaggio omogeneo, di colore fulvo appunto, un bel dorato frumento o dorato- frumento con riflessi blu, dimostrando che in effetti capi con queste caratteristiche esistevano nelle cascine locali già in precedenza.
Le zampe sono gialle, i bargigli dei galli sono molto grandi e gli orecchioni pure, di colore bianco giallastro. Testa grande e cresta altrettanto grande che nelle femmine è ripiegata su un lato. Il corpo è snello con petto poco pronunciato. La femmina può raggiungere i 2,6 kg, il maschio 3,2 kg circa.
La Modenese è stata conservata da un allevatore di Nonantola che ha generato intorno a questa razza locale un rinnovato interesse, tanto che esiste un’associazione di appassionati.
In totale i capi rimasti sono poche centinaia distribuiti tra una trentina di allevatori.
Al contrario delle razze commerciali ha un accrescimento lento, tanto che per arrivare a un chilo impiega 4 mesi. Inoltre è molto attiva e ama dormire sugli alberi la notte.
E’ una razza sia da uova che da carne, come normalmente accadeva un tempo, la sua produzione di uova è media (circa 180 l’anno del peso di 55 grammi). Il tuorlo è grande e più rosso delle uova comuni, anche perché l’allevamento estensivo comporta l’ingestione di erbe, piccoli insetti e vermi. La sfoglia fatta con queste uova è eccezionale. Il loro guscio è candido.
La produzione di uova si ferma in estate, da agosto fino a pieno inverno, riprende poi a gennaio.
La sua carne è soda, occorrono infatti tempi di cottura più lunghi, il lesso è molto saporito.

I prodotti tradizionali, le razze locali, i saperi raccolti nell’Arca del Gusto appartengono ale comunità che li hanno preservati nel tempo. Sono stati rintracciati e descritti grazie all’impegno della rete che Slow Food ha sviluppato in tutto il mondo con l’obbiettivo di conservarli e diffonderne la conoscenza. I testi delle schede possono essere utilizzati, a fini non commerciali, senza modificarne il contenuto e citandone la fonte, ma esclusivamente per scopi coerenti con la filosofia di Slow Food.

Fonte: https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/pollo-modenese/